domenica 7 giugno 2015

Il cine festival on line




Anna Bruno ed io abbiamo fatto un video sulla Festa dell’Economia Solidale del Lazio dello scorso aprile. Nella sua versione da 5 minuti (quello completo ne dura una ventina) sta partecipando a un festival il cui esito verrà definito entro un paio di giorni dal voto on line.
Dopo essere finalmente riuscito, con estrema fatica, a “votarmi”, mi sento di fare un paio di osservazioni, rivolte in particolare agli organizzatori del festival, che fanno parte di un social network etico.




Discorso generale. Tutti sanno che in questi casi nessuno guarda davvero i concorrenti, video o persone che siano, ma semplicemente si votano i parenti e gli amici. Il che ha poco a che vedere con l'idea di festival, dove, almeno in teoria, dovrebbe esserci una giuria qualificata e imparziale, che si guarda tutti i video, tiene conto con competenza di qualità, contenuti, tecnica e così via. Già la democrazia che si esprime solo attraverso il voto (non sorretta cioè da una solida partecipazione di base) crea non pochi problemi in politica, dove spesso vince chi è più potente, più ricco, più famoso, dove le elezioni si possono conquistare attraverso il bieco populismo o addirittura comprare. Ma se anche nei concorsi culturali prende piede l’idea di affidarsi in modo generalizzato al “televoto”, il rischio nel tempo può essere di un generale appiattimento verso il basso, di una omologazione alla maggioranza di turno o di moda, che fa di ogni erba culturale un fascio di “popolarità”. Vero è che anche i festival tradizionali hanno i loro problemi e sono spesso pilotati, ma una cosa così, davvero serve?

Discorso tecnico. Lo abbiamo scoperto grazie al passaparola, perché nei diversi messaggi di errore che arrivano quando uno cerca di registrarsi al network, questo non mi sembra di averlo visto. Quando ti dicono che per registrarti devi scegliere un nome utente e una password, questi devono essere assolutamente nuovi, mai memorizzati sul computer.



Ora, tutti sanno che, di fronte a decine e centinaia di richieste di registrazione on line, per ogni pinzillacchera, per “facilitarci la vita”, la maggior parte di noi tende a usare più volte lo stesso nome utente e la stessa password. E’ naturale, umano, statisticamente molto frequente e  – dove non la cosa non riguardi cose importanti come i conti bancari e le carte di credito – ha una sua logica, nel momento in cui ogni sito di informazioni, ogni forum tematico ti chiede queste benedette registrazioni e alle fine spesso non ti ricordi nemmeno a che cosa ti sei registrato!
Detto questo, non mi era mai successo che una qualsivoglia registrazione mi venisse rifiutata perché il nome utente era già presente nel computer. Eccesso di zelo, direi. Ma anche, se capisco bene, una sbirciata dentro nel mio computer che soprattutto per una organizzazione alternativa mi sembra fuori luogo. E anche questo, a che cosa serve?

Dopo di che, se qualcuno vuole partecipare e votarci…. Il video qui sopra si intitola “Raccontiamola Giusta”!

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